Si è conclusa anche per quest’anno la felice esperienza del Cres, promosso ogni anno dalle nostre due parrocchie.
Vi hanno partecipato – negli spazi verdi e negli ambienti dell’oratorio di San Rocco – circa 90 bambini e ragazzi, coadiuvati da più di una ventina di educatori.
Un intenso e stimolante “viaggio” di tre settimane, tra gite, giochi, teatro, compiti, laboratori, attività manuali, la radio… e tanto altro.
Il gruppo degli educatori, sotto la supervisione del diacono Paolo Prati (con la presenza ed il supporto anche di don Roberto) ha proposto molteplici momenti di aggregazione e di animazione.
Importante è stata anche la collaborazione della scuola dell’infanzia di San Rocco, in particolare per il servizio mensa, gestito dalla brava cuoca Erica, in coordinamento con la nostra inossidabile Emilia.
Venerdì 30 giugno, gli abbracci finali ed i saluti fra i partecipanti a questa bella “avventura” sono stati accompagnati da sentimenti di gratitudine e gioia (… conditi anche, già, da un pizzico di nostalgia, per un percorso che a molti è sembrato durare… “fin troppo poco”, tanto è stato ricco di momenti di condivisione ed amicizia).
Quest’anno il campo estivo – tenutosi a tempo pieno durante la settimana, dal 12 al 30 giugno – aveva per titolo “L’Albero della Vita”: la storia di un itinerario a piedi, compiuto da un nonno e da sua nipote, per raggiungere un albero sulla cima di una montagna.
Ogni episodio/“puntata” di questo racconto – che si cercava poi di “tradurre” nel concreto delle attività organizzate – era incentrato su tematiche molto attuali, quali il rispetto dell’ambiente e del Creato (… il consumismo della società usa e getta, il riciclo, la salvaguardia del pianeta) così come su problematiche sociali che toccano da vicino la vita dei giovani.
Al termine del “viaggio” si è infine scoperto, con emozione ed un briciolo di commozione, che l’Albero della Vita altro non sono che… tutti coloro che, assieme, hanno preso parte al Cres, poiché tutti noi uniti siamo l’Albero della Vita!
Un enorme “grazie”, ancora una volta, va a tutti coloro che – adulti e non…, più giovani oppure grandi e già più esperti… – hanno messo a disposizione se stessi e parte del proprio tempo (… un fatto oggi per nulla scontato), per permettere a questi bambini e ragazzi di vivere un’esperienza così preziosa, unica e realmente “formativa”.
Arrivederci all’anno prossimo!